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Viaggi

Trenino rosso del Bernina

Dicembre è iniziato all’insegna della bellezza e dell’amicizia! Con le amiche infatti abbiamo preso il Trenino rosso del Bernina per farci trasportare in un mondo incantato. La neve ci ha avvolte quasi subito dopo avere lasciato la stazione di Tirano ed essere entrate nel Canton Grigione in Svizzera.

Una gita con il Trenino rosso del Bernina che arriva in Svizzera

La nostra meta finale era Saint Moritz e per arrivarci il trenino ci mette circa due ore e un quarto tra paesaggi incantati, ponti e gallerie a chiocciola, scorci meravigliosi, piantine di frutti rossi, alberi di mele e tanta neve!

Trenino-rosso-Bernina

Era da molto tempo che volevo provare l’emozione del Trenino rosso del Bernina e l’addio al nubilato di una cara amica me ne ha dato l’occasione. Ovviamente tutto quello che succede ad un addio al nubilato resta segreto, ma questa parte del viaggio la voglio condividere con voi!

Siamo arrivate a Tirano poco prima delle 11 del mattino, da Milano sono circa 3 ore di macchina, ma se non volete guidare per troppo tempo potete arrivarci in treno dalla Stazione Centrale.

Inizia il viaggio con il Trenino

Una volta preso posto in uno dei vagoni, io vi consiglio quelli in fondo al treno per poter vedere meglio lo scorrere del trenino in mezzo al paesaggio, il Trenino ha preso velocità. Il treno non supera mai i 30/35 Km orari, è alimentato a corrente grazie all’energia idroelettrica e non fa quasi rumore, per non disturbare la quiete della natura.

Il trenino effettua a richiesta numerose fermate lungo il suo tragitto e voi potete scegliere dove e se scendere per ammirare con calma il panorama. Noi per motivi di tempo e di freddo abbiamo deciso di non effettuare fermate. Ma io vi consiglio di scendere sicuramente a Brusio, dove il treno inizia la sua salita e passa sotto la campata del viadotto elicoidale salendo poi di 30 metri, che permette di vedere il panorama e il trenino a 360°. E andrei anche a vedere da vicino gli igloo fatti di sassi (il termine tecnico è croti), che sono antiche ghiacciaie e dalla ferrovia si vedono sulla sinistra.

Trenino-rosso-Bernina

Poco dopo la fermata Miralago che si è aperta davanti ai nostri occhi all’improvviso, il treno fiancheggia il lago di Poschiavo. Tenetelo bene a mente, perché lo continuerete a vedere per molto tempo. Anche mentre il treno si inerpica sul versante della montagna, grazie proprio all’andamento a chiocciola della ferrovia, a volte, dopo una galleria, appare a destra e poco dopo alla sinistra: è magia! Il treno, dopo avere costeggiato nei primi chilometri la strada cantonale 29, si inoltra nella Val di Pila e la natura inizia ad essere la protagonista indiscussa del percorso.

Lungo il percorso d’estate si possono vedere le marmitte dei giganti, che sono delle buche di diversa grandezza nella roccia, frutto delle glaciazioni che si sono susseguite nei millenni dopo lo scioglimento del ghiaccio. Noi le abbiamo solo potute immaginare perché la neve soffice e candida ricopriva tutto. E devo dire che la neve ha aggiunto proprio quell’atmosfera che mi aspettavo di trovare, quindi poco male per le marmitte dei giganti.

Poco prima del Passo del Bernina si arriva alla diga di Scala e a due laghi alpini molto vicini tra loro: il Lago Bianco, una diga ad alta quota ai piedi del ghiacciaio Piz Cambrena da cui riceve l’acqua che gli dona quel colore così chiaro, e il Lago Nero, di origine naturale e caratterizzato da acque molto più scure, da qui il nome. Noi anche in questo caso abbiamo intuito dove fossero, perché erano entrambi ghiacciati e coperti di neve. Ma lo spettacolo che ci è apparso dai finestrini del Trenino rosso del Bernina ci ha lasciate a bocca aperta. In più il cielo era limpido e azzurro in fondo, uno spettacolo. Le mie amiche mi hanno preso un po’ in giro perché era tutto un “che meraviglia”, “che incanto” “Wow”, vi assicuro che è uno scenario magico.

Una fermata da non perdere è certamente Morteratsch, dove si può vedere la lingua del ghiacciaio Bernina, che quando la ferrovia è stata costruita (nel 1910 ed è patrimonio Unesco dal 2008) arrivava fino alla stazione. Adesso invece la osserva da lontano.

E poi finalmente Saint Moritz ci ha accolte con la sua aria che qui definiscono champagne, ma che per noi assomigliava più a un frozen margarita. La cittadina è piccola e carina, noi in un paio d’ore l’abbiamo girata tutta. Ci siamo anche fermate nella famosa pasticceria Hanselmann, dove abbiamo preso una tisana bollente accompagnata da alcuni cioccolatini svizzeri molto buoni. Io ne ho persino trovati alcuni senza lattosio al cioccolato fondente con dentro il marzapane. Le commesse sono state gentilissime nell’indicarmi quali avrei potuto mangiare!

Dopo avere goduto un po’ del panorama e del lungo il lago abbiamo salutato Saint Moritz e siamo tornate verso l’Italia.

Il percorso del Trenino rosso del Bernina si può fare tranquillamente in giornata. Come vi dicevo, noi abbiamo preso la macchina, ma ci sono diversi treni di Trenord che in circa tre ore portano da Milano Centrale a Tirano. I biglietti del Trenino rosso del Bernina si possono acquistare online e ritirarli poi a Tirano oppure comprarli direttamente in stazione a Tirano. Al momento della prenotazione potete scegliere se viaggiare con un treno di linea o quello panoramico, che ha il vantaggio di avere dei finestrini molto più ampi. Noi abbiamo preso quello di linea e il costo dell’andata e ritorno in seconda classe è di 60 euro a persona.

Mi piacerebbe tornare in primavera per vedere la natura che si risveglia, ma credo che in inverno con la neve il percorso abbia qualcosa di magico!

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Adoro scoprire nuovi luoghi e sapori, amo viaggiare, sperimentare e fotografare. Questo è il mio blog di cibi senza latte, viaggi e posti dove mangiare nella mia Milano.

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